Alimentazione: a Natale e Capodanno vietato limitarsi. Pronti a “sgarrare”?
L’unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi. Saggio e astuto al tempo stesso, Oscar Wilde. Oltre che (più che) attuale, dato il periodo. Da Natale a Capodanno è una serie continua di tentazioni, soprattutto a tavola e sappiamo bene che pensare o dire: “Quest’anno sto attento, delle portate ne mangio meno della metà” il più delle volte è una… grassa bugia.
Togliamoci dalla testa promesse di rinunce e cose simili e diamoci per queste festività una nuova parola d’ordine: “sgarro”. Trasgredire a tavola, una volta ogni tanto, è più che lecito. Come ho scritto anche nel mio libro “L’alimentazione non è competizione”, potremmo dire che lo “sgarro” sta all’alimentazione come il giorno (o la sessione) di riposo sta all’allenamento sportivo. L’uno non può esistere senza l’altro, o meglio l’uno ha bisogno dell’altro.
Qualsiasi forma di equilibrio, infatti, è data semplicemente dalla media tra alti e bassi. Così, anche a tavola devono esistere momenti di alimentazione vantaggiosa alternati a momenti di “sgarro”, e sono proprio questi ultimi che in sinergia con l’approccio attento e salutare degli altri giorni permettono di raggiungere e mantenere un pieno equilibrio sia emotivo sia metabolico.
Quindi, sfruttiamo l’occasione per fare pace con il cibo (è nostro alleato, non nostro nemico!) e lasciamoci andare. A Natale, sgarriamo! Ne abbiamo tutto il diritto!
Ricordate, però, che tutto questo vale se lo “sgarro” è il “pasto della festa”, quindi una volta ogni tanto, non ogni giorno.
Sgarro a chi? Non certo a me!
Se sei invece tra quelli che preferisce “sì mangiare un po’ di più va bene, ma senza esagerare”, ti do qualche consiglio per sopravvivere da Natale a Capodanno mantenendo la forma fisica ed evitando di accumulare eccessiva massa grassa.
Tutto (o quasi) gira intorno al… piatto.
– Grande o piccolo? Utilizza quelli di più piccole dimensioni – hai presente quelli da antipasto? Sono perfetti! – per tutte le portate. Questo ti permetterà di “ingannare” pancia e palato, gratificandoli.
– Ricco… ma soprattutto bilanciato. Affianca ai carboidrati (cerca di prediligere quelli più vantaggiosi) una porzione di proteine. Puoi iniziare, per esempio, con un antipasto composto da qualche fetta di salmone affumicato o gamberetti. Inserisci sempre delle verdure, le cui fibre hanno il potere di rallentare la risposta glicemica attivata dagli zuccheri ingeriti.
In questo modo, con qualche semplice attenzione, eviterai eccessivi sbalzi dei livelli di insulina.
– Colorato e saporito… con cannella, curcuma e zenzero, per esempio. Da alcuni studi scientifici, infatti, sembra che spezie ricche in polifenoli riducano la risposta glicemica successiva a un pasto. Certo, per una massima efficacia dovremmo consumarne intere confezioni, ma cominciare a inserirli anche in piccole quantità nei nostri piatti è senza dubbio un importante primo passo. Se poi, volessimo aumentare i vantaggi, potremmo assumere forme concentrate e purificate di polifenoli.
– Un bicchiere d’acqua prima del pasto facilita il sopraggiungere della sazietà precoce. L’acqua, infatti, subito dopo l’ossigeno, è la sostanza necessaria a garantire la sopravvivenza e l’ottimale funzionamento dei tessuti.
– Quattro passi tra un pasto e l’altro ti consentono di mantenere l’ottimale funzionamento delle cellule. Cammina a buon ritmo per un minimo di 20-30 minuti, meglio ancora se chiacchierando, oppure opta per il metodo interval-training. Se sei di quelli che “preferisco organizzarmi e non arrivare all’ultimo minuto”, puoi programmare una sessione di allenamento a digiuno il giorno del grande pasto.
Che tu non veda l’ora di sgarrare o preferisca agire strategicamente, l’unica cosa importante è che ti goda queste festività. Buon Natale!
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