Dimagrisci. A tavola
E l’Epifania anche quest’anno è volata via.
E quel che mi rimane è un panettone, gelosamente conservato (per San Biagio, non per nostalgia!). Un albero ancora da disfare (che barba, che noia!). E qualche etto in più. Da far lievitare il display della bilancia. Come l’indicatore di piani di un’ascensore di un grattacielo. Che sale sale sale…
Ogni movimento è lento. Infagottato da una porzione di pigrizia. Della serie “no dai, lasciami dormire ancora cinque minuti. Il mondo può aspettare”.
Pigrizia e dimagrimento, il più delle volte, non è un binomio vincente.
Eppure, questa volta, per i pigri che desiderano smaltire il peso acquisito negli sgarri delle feste, ci son buone notizie.
E’ sufficiente sedersi a tavola. E scegliere.
Ma come?! Siamo sicuri?! Sedersi a tavola per dimagrire??
Ebbenesì.
Non c’è trucco e non c’è inganno.
L’éscamotage si chiama termogenesi indotta dagli alimenti.
Dopo un pasto, nel periodo che lo segue, la spesa energetica è maggiormente elevata rispetto al periodo che lo precede, addirittura fino al 40% in più rispetto alle condizioni basali (cioè di riposo).
Questo può durare sino a 4-8 dopo che si è terminato di mangiare.
Niente male!
Accade grazie alla termogenesi indotta dagli alimenti, ovvero grazie all’energia che il corpo consuma per digerire i cibi ingeriti.
Infatti, la digestione non è altro che un processo utile a smontare i piccoli mattoni (nutrienti) che costituiscono i vari cibi. E questo processo ha un prezzo, più o meno caro.
Alcuni cibi richiedono maggior energia per esser digeriti, altri una quantità minore.
Gli alimenti che provocano un più elevato stimolo termogenico sono quelli contenenti principalmente proteine.
Pensa che le proteine e i carboidrati possiedono, per ogni grammo, circa 4 kcal. Eppure hanno effetti ben diversi sull’organismo.
Un pasto unicamente a base di carboidrati favorisce più facilmente la crescita della massa grassa e l’aumento della fame nervosa e comporta una bassa spesa termogenica.
Al contrario un pasto bilanciato in carboidrati e proteine permette una miglior –e più prolungata- sazietà. Contribuisce, pertanto, ad un efficace dimagrimento.
Lo stimolo termogenico maggiore, infatti, è provocato dalle proteine poiché è dispendioso il processo di deamminazione, ovvero di “smontaggio” dei singoli mattoni (amminoacidi) che formano le catene di proteine. Gli stimoli inferiori sono dati dai carboidrati e dai lipidi.
Oltretutto, se i cibi sono solidi, determinano una risposta termogenica maggiore rispetto ai cibi in forma liquidi.
Altresì i cibi integrali aumentano la spesa energetica indotta dalla termogenesi.
Un motivo in più per scegliere un pasto bilanciato, ricco di alimenti con fibre, rispetto agli alimenti raffinati (tendenzialmente di color bianco/grigio).
Fantastico!
Non ci resta che sederci -nuovamente – a tavola. E scegliere gli alimenti. Per dimagrire.
Foto: Leon Neal
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