Disturbi nutrizionali: esiste una prevenzione?
Quello dei #disturbinutrizionali nello sport è un tema molto delicato e che mi sta molto a cuore. In tanti sanno ma in pochi ne parlano, è una specie di tabù. Eppure si tratta di un vero problema che affligge la prestazione, ma ancor prima la salute fisica e mentale dell’atleta. Uomini e donne senza distinzione, dall’età giovanile a quella adulta.
Si perde peso, certo. Si raggiunge una forma migliore, sì ma solo in apparenza. Perché un’eccessiva riduzione dell’assunzione di energia può alterare la salute dell’atleta.
Ma quando si deve accendere la spia? E’ scientificamente ben descritto che un apporto energetico pari o inferiore a 30 Kcal per ogni chilo di massa magra al giorno può perturbare l’equilibrio ormonale. In altre parole, il consumo di energia al di sotto di questo valore può causare problemi metabolici. Alcuni di questi processi sono pressoché immediati, altri emergono nel tempo.
Quale prevenzione? Ciascuno all’interno dello staff dell’atleta ha il proprio compito, dai tecnici alla famiglia all’atleta stesso. Come dice infatti @elisabettaborgia , “l’atleta è un pesciolino in una boccia di acqua, dobbiamo prenderci cura dell’ambiente in cui vive affinché possa crescere in salute”.
E quindi che cosa possiamo fare?
Ve lo racconto in questo articolo che ho scritto per gli amici di @livcyclingitaly . Clicca QUI
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