Dormire ti allena
Ti confesso che sono tre notti che non dormo. O meglio, che dormo male.
Il mio umore è ballerino. Ed è tutta mattina che avverto quel senso di fame e di carenza di energie che non mi permette di concentrarmi come desidero sulle mie attività.
Ma non è tutto. Accuso anche un leggero mal di gambe che mi accompagna da ieri. Come se non avessi recuperato in maniera efficace l’allenamento.
Mmmhhh.
Tutte queste vicende sono collegate. Non vi è dubbio.
Il capro espiatorio? Il sonno. O meglio: la carenza di sonno!
Eh sì. Il sonno è essenziale per gli atleti.
Il sonno permette di ottimizzare lo stimolo dell’allenamento, unitamente all’alimentazione. E permette di recuperare dall’allenamento e dalle gare.
Il sonno profondo -o sonno REM- è un complesso stato fisiologico che permette, in particolare, il rilascio dell’ormone della crescita: il GH. Fondamentale per migliorare la prestazione atletica. Sia negli sport di potenza che in quelli di resistenza. Ecco perchè il mio mal di gambe di oggi: la scarsa produzione di GH non mi ha permesso di recuperare il lavoro muscolare intenso di ieri!
Gli atleti più colpiti da disturbo del sonno sono gli atleti delle discipline di resistenza come corsa, nuoto, ciclismo, triathlon, sci di fondo, canottaggio.
Alcuni nuotatori si sono offerti da cavia per dimostrare che l’alterazione del sonno (<6 ore/notte) porta a modifiche del tono dell’umore: aumenta significativamente depressione, tensione, confusione, stanchezza e rabbia e diminuisce il vigore. Ecco perchè oggi sono nervosa ma allo stesso tempo apatica, dannazione!
La carenza di sonno, oltretutto, porta ad un aumento del consumo di glicogeno, lo zucchero di riserva stipato in muscoli e fegato. Nelle ore notturne, specialmente nelle prime, infatti, l’organismo abbassa la sua attività metabolica preservando così le energie e contenendo la spesa energetica. Un’alterazione o riduzione delle ore di sonno notturne, invece, porta a maggior consumo di energia. Ecco la giustificazione del mio senso di fame e spossatezza.
Il sonno è estremamente importante per numerose funzioni biologiche e la privazione del sonno può avere effetti significativi sulla performance atletica. Anche quella sub-massimale. Soprattutto se l’esercizio fisico è prolungato.
Dai dati disponibili sembra che gli atleti debbano dormire almeno 8 ore per notte e che in caso di bisogno aumentato di sonno possano giovare i sonnellini.
Il sonno notturno, pertanto, può essere utile per migliorare le prestazioni sportive.
Ora è tutto più chiaro!
Che fare?!
Beh non mi resta che augurarti buonanotte e schiacciare un pisolino. Nell’attesa che stanotte arrivi in fretta. Devo recuperare!
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