I record non hanno età. Ecco il segreto
Monsieur Marchand è nato nel nord della Francia nel 1911, anno in cui il 6 giugno l’italiano Carlo Galetti vince il III Giro d’Italia. Un fenomeno lo descrive la stampa, un vero talento afferma la scienza. Come abbia fatto rimane un mistero: quello della natura umana. E se pensi di trovare qui la risposta, ne rimarrai deluso. Certo, la capacità di endurance decresce più lentamente col passare degli anni rispetto all’espressione muscolare della forza e della velocità. Una questione di fibre muscolari e di ormoni. A partire dai 40 anni di età, infatti, alcuni ormoni anabolici come quello della crescita (conosciuto come GH) e il testosterone tendono fortemente a ridursi. Ciò implica una riduzione della forza e una perdita del tono muscolare. Fattore ancor più evidente quando l’atleta non assume il corretto fabbisogno di proteine dall’alimentazione e non si sottopone a sedute di allenamento muscolare. Dall’altro lato poi, sempre col trascorrere degli anni, vi è una trasformazione delle fibre dei muscoli: quelle “veloci” mutano via via in “lente”.
Non è un caso, pertanto, che Mister Ed Withlock lo scorso ottobre abbia stabilito il nuovo record “over 85” in maratona correndo in 3 ore 56 minuti e 33 secondi.
Ma ciò che rimane misterioso e sorprendente è la capacità di guidare un mezzo, di rimanere un’ora sulla bicicletta pedalando alla massima velocità che i muscoli abbiano consentito, senza mai che l’equilibrio vacillasse. Anche se forse, a pensarci bene, il segreto non è così oscuro: muoversi in continuazione, senza mai fermarsi è il segreto per frenare il fisiologico invecchiamento umano rallentandone la fase di declino organico, muscolare, articolare e tendineo e, soprattutto praticare sport in maniera moderata è il trucco per mantenere una mente abile e dinamica. Senza dimenticarsi che anche sognare è parte attiva dell’allenamento!
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