Il cammino vale quanto la corsa. O (forse) di più
Il #cammino è stato per me una grande scoperta. Una dimensione nuova alla quale mi sono via via affezionata già nella mia prima gravidanza, quella di Bianca, quando ho deciso di renderlo degno sostituto della corsa.
La credenza comune ci porta a pensare che il cammino sia secondo alla corsa. Niente di più sbagliato. Camminare a volte è una scelta. È un modo di pensare. È una marcia con cui affrontare consapevolmente il viaggio della nostra vita. Saper rallentare il passo ci permette, tra le altre cose, di godere appieno di questo viaggio. Dentro al cammino c’è un mondo, uno spazio infinito in cui giocare con le marce del proprio metabolismo. E divertirsi. E lo sanno bene i marciatori che hanno fatto del cammino o meglio del walking un’attività sportiva.
Camminare è il gesto più naturale che l’uomo può compiere. Ed è quel gesto che permette di controllare l’impegno del muscolo cardiaco e ridurre il sovraccarico alle articolazioni. Marciare, ovvero camminare veloce, a volte è più difficile che correre piano. E forse anche più efficace ai fini del benessere. #provarepercredere.
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