Il lato B dello sport
Il lato B dello sport arriva sempre puntuale il martedì.
Il dolore ti attanaglia le gambe. A tal punto che vorresti comporre il numero del carro attrezzi per alzarti dalla sedia della tua scrivania e scendere le scale con un bob da neve sotto al sedere.
E oggi va peggio di ieri, vero?
Fortuna che ci sono i ricordi di domenica a distrarti e tenerti vivo. Ancora un pò sognante.
Il male alle gambe e alle chiappe non ti lascia tregua e oggi urla più di ieri.
Tranquillo. Non temere. E’ tutto nella norma.
Si chiama dolore muscolare tardivo (DOMS – delayed onset muscle soreness).
Se due giorni fa hai corso la distanza o hai pedalato la tua granfondo a tutta quello che provi oggi è un indolenzimento muscolare. E’ un fenomeno comune dopo sforzi intensi e di lunga durata che inizia a manifestarsi il giorno dopo e si esaurisce nelle 72 ore successive. Ed ha la sua punta massima di indolenzimento dopo 48 ore.
Se domenica hai corso la Milano City Marathon o, come me, hai preferito pedalare la Granfondo Selle Italia, oggi sei ko.
Domani migliorerà. Puoi starne certo.
Di cosa si tratta? Il dolore che oggi avverti non è altro che il risultato di alcune microlacerazioni muscolari successive a sforzi intensi e di lunga durata.
Si può evitare? Come dicevo è un fenomeno del tutto normale. Se sei abituato a quel tipo di sforzo il dolore sarà ridotto rispetto a chi, invece, non è abituato o non sufficientemente allenato.
Se in gara non ti sei -giustamente- risparmiato e sei andato a tutta questo fastidio non lo puoi evitare ma con un paio di accorgimenti lo puoi senza dubbio limitare.
Una volta superato il traguardo, non lasciarti andare. Ancora un attimo di concentrazione: ricordati di defaticare. Una corsa blanda o una pedalatina appena dopo lo sforzo aiuterà i tuoi muscoli a rilassarsi riducendo il potenziale indolenzimento muscolare.
La ragione principale per praticare il defaticamento consiste nel fatto che una corsetta leggera riporta gradualmente il battito cardiaco allo stato di riposo. Se interrompi improvvisamente la corsa, i muscoli si fermano ma il cuore non si adatta con la stessa velocità. Continuerà a pompare sangue a un ritmo elevato che si concentrerà nelle gambe, lasciando altre aree del corpo – come il cervello- con una quantità di sangue insufficiente. È per questa ragione si possono avere dei capogiri dopo una lunga, specialmente se “a tutta”.
Per riparare le microlesioni muscolari, dopo aver defaticato a sufficienza, è importante nutrire i muscoli, fornendo loro i mattoni adeguati per riparare tali microdanni.
Assumi una miscela di aminoacidi e proteine appena terminato lo sforzo. Molto comode e pratiche quelle in polvere.
E nei pasti e spuntini successivi scegli un alimento a fonte proteica. Quale? Le proteine più adatte in questo caso sono quelle che si trovano nel latte,yoghurt e ricotta e nelle carni rosse. Poiché sostengono al meglio la sintesi di nuove proteine muscolari dopo lo sforzo per riparare il muscolo danneggiato.
Piccoli accorgimenti per recuperare in maniera completa ed efficace e tornare in pista il prima possibile!
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