Il potere positivo del “rituale”: dallo sport al… Natale
Avete mai pensato al significato del “rituale”? Non a quello letterale del termine quanto a quello che ha per noi. Soprattutto per noi sportivi, che ci affidiamo ai rituali neanche fossero la lampada magica di Aladino. Eppure, proprio grazie a loro ci sentiamo bene. Ammettiamolo: preparare noi e i nostri “ferri del mestiere” per l’allenamento o la gara, ci regala serenità e buon umore.
E chissà quanti altri rituali segreti ognuno di noi ha.
Qualcuno ci potrebbe definire perfino paranoici per questo. E invece a darci ragione arrivano adagi popolari e scienza. L’avrete sentito dire chissà quante volte: il viaggio è più importante della destinazione. E cos’altro sono i rituali se non il viaggio? Assicurandoci prevedibilità, svolgono importanti funzioni psicologiche di gestione dell’ansia.
E allora perché non ricorrere a questi incredibili alleati anche in questo periodo, e stare bene e goderci un periodo di tranquillità? Magari anche voi siete tra le persone che hanno montato le decorazioni natalizie molto prima del tradizionale 7 (o 8) dicembre proprio per cercare di sollevare l’atmosfera generale e il vostro umore. La scienza conferma che i rituali natalizi possono svolgere un ruolo specifico nel creare un senso di benessere e soddisfazione, evocando ricordi di altri momenti positivi della nostra vita in cui abbiamo “utilizzato” gli stessi rituali. In altre parole, ogni volta che mettiamo in atto dei “rituali”, il nostro cervello accende i nostri sentimenti positivi immagazzinati.
Che aspettate? Che siano addobbi, abbigliamento, profumi o specifici piatti, diamo inizio ai rituali e godiamoci anche questo Natale. Perché ce lo meritiamo.
Write Your Comment