Integrazione sportiva nel nuoto: il racconto della serata da Bicimania a Lissone!
Per me stato un onore poter parlare di integrazione sportiva nel nuoto in una delle serate promosse da DF Sport Specialist dal titolo “A tu per tu con i grandi dello Sport” svoltasi il 24 ottobre scorso da BICIMANIA a Lissone, un format che il brand di prodotti sportivi organizza ormai da anni invitando sempre grandi atleti e personaggi del mondo dello sport. L’emozione questa volta è stata doppia, in verità, perché al mio fianco (o forse io al suo?!) c’era mio marito Ivan Risti, atleta professionista di triathlon. Entrambi abbiamo un passato nell’acqua clorata, con un’adolescenza dedicata al nuoto in piscina per poi approdare alle acque libere, lui, e alla pallanuoto io, militando per 7 anni nel Campionato di Serie A2.
Questo appuntamento dedicato al nuoto e all’integrazione sportiva è stato promosso dal brand MP Michael Phelps, pertanto, è stata proprio questa disciplina il tema centrale della serata, in ogni sua forma: dalle distanze olimpiche in piscina al nuoto in acque libere (open water) fino al nuoto della prima frazione del triathlon. La nostra esperienza sul campo e i nostri studi sono stati utili per fornire consigli tecnici e nutrizionali così da massimizzare l’efficienza prestativa e ottimizzare le sedute di allenamento. Davvero tante le persone che sono intervenute e tante altre sono state con noi col pensiero e il desiderio di esserci. Per entrambi, quindi, ho pensato di riassumere i miei consigli nutrizionali in un articolo diviso in due parti: ecco la prima.
Nuoto: conoscere le strategie da adottare per adattarsi al meglio alle condizioni di gara
Parlando di nuoto, le variabili che ne differenziano le tre specialità (distanze olimpiche, nuoto in acque libere, nuoto nel triathlon) definiscono il modello di prestazione e permettono di conoscere le strategie da adottare per adattarsi al meglio alle condizioni di gara. In altre parole, mettere l’organismo nella miglior condizione per favorire la miglior performance prestativa. Le gare di nuoto in piscina potrebbero essere paragonate per durata alle gare di mezzofondo di atletica leggera. Ma, dal punto di vista energetico, bisogna considerare che la resistenza dell’acqua è almeno 100 volte maggiore rispetto a quella dell’aria. Questo fa sì che la posizione del corpo in acqua per generare propulsione sia un fattore discriminante il risultato e che dipenda in particolare da due fattori:
- Tecnica di nuotata
- Potenza (forza e velocità) e resistenza alla velocità
Come e perché integrarsi durante l’allenamento di nuoto
Le sedute di allenamento di nuoto vengono quindi dedicate allo sviluppo della tecnica, della potenza e della resistenza alla velocità. Al fine di massimizzarne gli stimoli allenanti è indispensabile fornire all’organismo la giusta disponibilità di energia. Nello specifico risulta vantaggioso assumere 1 g carboidrati/kg/ora di allenamento quando le sessioni durano almeno 90 minuti. In particolare nei seguenti casi:
- sedute in cui l’intensità dell’allenamento di nuoto è molto alta (A3 –> tolleranza)
- sedute in cui si eseguono sedute per la tecnica di nuotata e favorire adattamenti anche a livello del SNC
- sedute in cui eseguono allenamenti di soglia anaerobica per migliorare la produzione del lattato ematico (soglia, VO2, tolleranza)
- gare lunghe con finale sprint (ad esempio, i 1500 mt in acque libere o nuoto nel triathlon)
- sedute dedicate alla tecnica (anche il sistema nervoso utilizza carboidrati)
Si può assumere carboidrati sciogliendo degli sport gel o miscele in polvere a base di maltodestrine e fruttosio nell’acqua in borraccia e sorseggiare ogni qual volta sia possibile.
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