La prova del cuoco
Indovina qual è l’ironia della sorte per un cuoco? Esser messo a dieta!
E l’ironia della mia sorte? Mettere a dieta un cuoco!
Ebbene sì.
Questa è la sfida. La accetto!
Ma più che una sfida è un confronto, una collaborazione. Un’unità d’intenti. Un desiderio di unire sapere e sapore. Sapore e sapere.
L’equilibrio tra palato e benessere.
Perchè il solo sapere, a volte, ti porta apatia culinaria. E il gusto ti porta eccesso di gola. Questo è il rischio.
Mettere a dieta un cuoco e stimolare la mia fantasia culinaria è un’esperienza preziosa. Di crescita. Personale e professionale.
Iniziamo a parlare, il cuoco mi racconta la sua giornata e mi rendo conto che quando fai degli alimenti il tuo mestiere, a volte, è come fare della musica il proprio lavoro.
Le abitudini quotidiane di un cuoco, ehm, di uno Chef, pardon, non sono molto diverse a quelle di un deejay.
Il mattino ha vita breve e poi c’è subito da preparare il pranzo…per i clienti. E il pomeriggio invecchia tardi con gli esperimenti degli studenti. E solo quando i clienti, leccandosi i baffi, lasciano la sala a tarda sera, allora inizia la notte con una cena ad orario decisamente latino. O forse da deejay. E per il sonno…beh c’è ancora tempo! Bisogna prima tornare a casa. E chissà che sulla via del rientro non ci si fermi per uno spuntino…
Io scelgo i colori e lui mi compone una tela da vero artista.
La chiacchierata si fa informale, come piace a me. Chiudo lo schermo del computer che ci divide e mi metto comoda a parlare ed ascoltare.
“Non esagerare coi caffè, specialmente se a stomaco vuoto. E fai attenzione al mangiare inconsapevole. E’ quello che ci frega! Sii sempre consapevole di ciò che assaggi e…rimangi per gola” gli ricordo.
“Il fruttosio e l’isomaltulosio per dolcificare al posto del saccarosio?! Perfetto”. Grande, parliamo la stessa lingua, penso io.
“Ma come faccio a bilanciare gli assaggi ? I piatti, a sera tardi, escono dalla cucina e io devo assaggiarli anche se non ce la faccio più” mi racconta, reo confesso.
A questo punto mi rendo conto che la chiacchierata è terminata e la nostra sfida ha inizio.
Mi rimbocco le maniche!
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