Pappa e nanna

Posted by Elena Casiraghi 16 Aprile 2013 0 Comment 3388 views

Pappa

Pappa e nanna.

Lo dico sempre: sono i miei bisogni primari.

Mi basta poco per esser serena: non toglietemi i pasti ed un sano riposo notturno.

E guarda caso pappa, nanna e il senso di protezione sono i bisogni primari di ogni persona. Un istinto animale.

Già. Il senso di protezione. E cosa c’entra con l’alimentazione? C’entra, c’entra!

Il cibo non è solo dare nutrimento al corpo. Il cibo diviene un rituale quotidiano, un modo per coltivare e far crescere le relazioni personali. E’ un modo per provare emozioni (pensa al gusto degli alimenti). E’ cultura. E’ collaborazione (pensa alla sinergia nella preparazione di un pasto: apparecchiare, cucinare, ecc.).

Il cibo lega le persone. Con il sapore. Con il ricordo. Con l’affetto. Con le emozioni. Conosciamo il sapore di un cibo ancor prima di assaggiarlo.

Esistono, per esempio, moltitudini di ristoranti e locali ma chissà perchè poi ci piace andare sempre nello stesso. I sapori producono emozioni che scaturiscono ricordi.

Il nutrimento risponde ad un bisogno primario di relazione e integrazione sociale.

Il cibo ha un significato relazionale fin dalle prime interazioni madre-bambino.

Con l’allattamento, infatti, si soddisfano tutti i bisogni primari: fisiologici di sopravvivenza, di protezione e di relazione. Si crea il presupposto per cui il nutrire ed il nutrirsi divengono processi inscindibili.

L’allattamento è già un dialogare tra mamma e bambino e, più in generale, fra due esseri umani messi in relazione tra loro. Le madri, inconsapevolmente, si relazionano col bambino che ogni 10 poppate circa si interrompe per guardare la madre, proprio a 30 cm dal suo viso (la distanza minima per mettere a fuoco un corpo). Nella pausa la madre, seguendo il suo istinto, intrattiene il bambino con lo sguardo e coi sorrisi ed entra così in relazione col piccolo.

Succhiare, aggrapparsi, seguire, piangere e sorridere: comportamenti che favoriscono la creazione del legame di attaccamento che fa sì che il bambino si senta protetto.

Il bambino lentamente impara a relazionarsi. Impara un rituale. E soddisfa allo stesso tempo i propri istinti.

Pappa, nanna e bisogno di protezione.

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