Quante volte a settimana?
La domanda che con maggior frequenza le persone mi pongono è “Ogni quanto?”
Ogni quanto -a settimana- devo correre/nuotare/pedalare/fare stretching o core-stability? Ogni quanto devo andare in palestra o a camminare a passo spedito al parco? Ogni quanto devo andare a ballare o al corso di acqua gym?
“Dipende” rispondo io. Dipende.
Per star bene. Per sentirsi bene. Per sentirsi. E’ sufficiente anche una volta a settimana.
Ti racconto.
Da ormai 10 mesi, infatti, seguo un gruppo di persone che hanno deciso di investire la propria pausa pranzo dedicandola a se stesse, facendo movimento.
Questo accade una sola volta a settimana.
Confesso i miei dubbi in partenza: una sola seduta a settimana mi sembrava una frequenza insufficiente per creare degli adattamenti nel corpo e nella mente di queste persone. In poche parole pensavo che fare qualche esercizio a corpo libero, a carico naturale, una sola volta a settimana per 40 minuti non avrebbe portato significativi miglioramenti nello stato di benessere dei partecipanti. Un po’ come farsi il solletico da soli.
Mi son dovuta ricredere.
Nel giro delle prime 3 settimane i primi benefici non hanno esitato a farsi vedere.
Non solo cambiamenti fisici estetici ma anche miglioramenti nella vita pratica di tutti i giorni: miglior postura, diminuzione di dolori muscolari e tendinei (causati da cattive abitudini posturali in ufficio o alla lunga permanenza in posizione statica/seduta), miglior qualità del sonno notturno e anche miglior autostima e sicurezza in sè (self-confidence).
Il giorno successivo ogni seduta la percezione era quella di fatica, cioè non propriamente quanto si potrebbe definire “stato di benessere”. Ma, come sai, è normale: il D.O.M.S. (dolore muscolare tardivo) non risparmia nessuno! E, oltretutto, è la conferma che lo stimolo allenante è stato sufficiente.
In realtà è proprio il DOMS e la percezione di qualche sintomo da affaticamento muscolare raccontati il giorno dopo che mi hanno fatto riflettere.
Le persone hanno iniziato a sentirsi. A sentire il proprio corpo. A sentire se stesse. A sentirsi, corpo e mente.
Fare attività fisica, anche solo una volta a settimana per 40 minuti porta a sentirsi.
Come? Peggio, sicuramente nell’immediato post e, fortunatamente meglio -molto meglio- nei giorni a seguire e nel lungo termine.
Sentirsi. Avere percezione del sè, ovvero di se stessi. Del proprio io.
Del proprio esistere. Che a volte la routine della quotidianità ci porta a far dimenticare.
Non solo mamme, mogli, grandi lavoratrici ma anche cura e percezione di sè. Spesso -troppo spesso- a servizio degli altri.
Se Cartesio sosteneva “cogito, ergo sum” (trad. “penso, quindi sono”), io aggiungo “mi muovo, quindi sono“.
Pertanto, “ogni quanto?”
Ogni quanto l’attività fisica e/o sportiva aiuta a stare meglio. Che è meglio del bene.
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